La manifestazione “Il Po ricorda” nei cinque anni della sua storia ha portato sul Lungo Po della città di Piacenza centinaia di persone, promuovendo forme di fruizione attiva del paesaggio fluviale mediante performance teatrali e artistiche, concerti di musica classica e pop, rievocazioni storiche e riproposizioni di antiche tradizioni, associando sempre ai momenti di svago occasioni di approfondimento, tramite conferenze, mostre, visite guidate a luoghi significativi alla luce degli argomenti trattati, gite in battello, laboratori per adulti e bambini e degustazioni a tema.
Scopo della rassegna è stato sempre quello di collegare il Po con il centro della città, innanzitutto per ricreare un’abitudine a frequentare il fiume, ma anche per riscoprire il senso di un luogo che si trova ai margini dello spazio urbano e che oggi risulta avulso, quasi estraneo.
La vincita del bando regionale Giovani per il Territorio, indetto dall’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna nel 2016 ha, inoltre, portato all’attenzione di un vasto pubblico la bellezza della nostra città d’acqua.
IL PO RICORDA si svolge in collaborazione con il Comune di Piacenza, in particolare con il Servizio Musei, Cultura e Turismo e l’Ufficio Ambiente e Valorizzazione del Grande Fiume. La manifestazione è inserita nel prestigioso calendario del Francigena Festival e nel cartellone dei Cammini EmiliaRomagnaSlow 2017.
Fin dalla prima edizione ha il prezioso sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione di diversi enti del territorio, tra cui: Consorzio di Bonifica di Piacenza, Associazione Cinemaniaci Arci, Società Canottieri Vittorino da Feltre, Orzorock Music, Map, Fiabpiacenza Amolabici, Azienda Agricola e Vitivinicola Santa Giustina, Agriturismo Il Carlone di Bobbio.
Presso l’argine del fiume Po a Piacenza (Via del Pontiere, zona Canottieri Vittorino da Feltre, all’altezza della banchina di attracco “Citta di Piacenza”) si proietterà nel Teatro di Paglia, in collaborazione con Cinemaniaci Arci, il film Bella e Perduta, diretto nel 2015 da Pietro Marcello e riguardante il tema del paesaggio italiano.
Per raccontare l’Italia contemporanea Pietro Marcello parte da un personaggio reale, il pastore Tommaso Cestrone, detto l’Angelo del Carditello per aver salvaguardato a costo della vita la reggia borbonica nella Terra dei Fuochi. Partito da un progetto documentaristico, il regista casertano gira un film visionario, poetico, che non teme di attingere a piene mani dal mito, in cui l’ecologia è un problema legato al sacro, al rapporto con la terra come madre cui apparteniamo. I personaggi principali sono pastori, maschere della tradizione come Pulcinella (recuperato nella sua funzione di psicopompo, tramite tra noi e l’invisibile, secondo un mito risalente all’antica Etruria) e un bufalo, centrale per l’opera al punto da meritare delle anomale soggettive. Il viaggio di Pulcinella e del bufalo Sarchiapone diventa il modo scelto dal regista per compiere una vera e propria riscoperta del paesaggio italiano, deturpato e offeso dalle barbarie degli uomini e in questo caso, invece, collocato con tutta la sua bellezza dentro il cuore del film.
Temi come la responsabilità dei singoli nella salvaguardia dei Beni culturali e dell’ambiente, ben si accordano con i principi fondanti della manifestazione IL PO RICORDA, restituendo l’immagine di un’Italia che può ancora esistere e che si oppone con tutte le sue forze alla barbarie e all’incuria dei territori.
La proiezione inizierà alle 21.45 e sarà seguita da un brindisi sotto le stelle con i vini di Santa Giustina e frutta fresca. L’ingresso è a offerta libera.
Nell’ambito della quinta edizione del festival IL PO RICORDA, venerdì 23 giugno l’Associazione culturale Arti e Pensieri propone una visita guidata speciale ai Musei Civici di Palazzo Farnese, incentrata sui reperti che in età romana giungevano a Placentia via fiume; tra questi la splendida Sfinge alata rinvenuta in via Taverna ai primi del ‘900, il cui recente restauro* sarà finalmente presentato al pubblico nella scenografica cornice dei sotterranei del palazzo.
Tra i reperti di epoca romana conservati nella sezione archeologica dei Musei Civici, molti condividono con la Sfinge alata la provenienza o il percorso compiuto per arrivare a Placentia, lungo la direttrice fluviale del Po. Un notevole esempio, sempre pertinente al mondo funerario, è la stele di Marcus Anneius Primus, figura di rilievo nella Piacenza di duemila anni fa. Oltre ai pezzi di pregio anche gli oggetti della vita quotidiana spesso arrivavano da lontano: all’interno delle navi onerarie i carichi erano composti da anfore vinarie e olearie e dalle cosiddette merci di accompagno, vale a dire suppellettili inserite negli spazi liberi della nave, quindi a costo zero per l’armatore, che una volta giunto a destinazione avrebbe ricavato un buon guadagno dalla loro vendita; diversi esempi saranno mostrati nel corso della visita ai corredi funerari rinvenuti in Via Venturini, coevi alla sfinge e alla stele ma espressione di un ceto differente, meno abbiente ma altrettanto desideroso di mostrare il proprio status anche nell’ultimo viaggio.
* Le delicate fasi di restauro sono state eseguite in stretta collaborazione con il funzionario archeologo, dott. Marco Podini, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza.
Seconda edizione del fortunato Monster of Orzorock che ha portato nel settembre 2016 sul lungofiume piacentino le migliori band del territorio e qualche nome di richiamo nazionale. Lo storico festival che da 20 anni si svolge sulle rive del Trebbia sbarca di nuovo alla foce con una due giorni dedicata a band (concerto elettrico) e a cantautori (acustico), per riportare i giovani a frequentare il Po: omaggio catartico al fiume nel suo aspetto terrifico, per guardare in volto le nostre paure ed essere più consapevoli delle problematiche ambientali.
Già dal pomeriggio, conversazioni, laboratori, esibizioni di canottaggio in collaborazione con la Società Vittorino da Feltre e street food, in attesa dell’esibizione dei cantautori e delle band.
Nel pomeriggio, inoltre, si svolgerà un bici-tour in collaborazione con Fiabpiacenza Amolabici alla scoperta dei luoghi più significativi del rapporto storico tra Piacenza e il suo fiume disponibili anche sulla app Piacenza nel percorso ‘Piacenza e il Po’ creato dall’Associazione Arti e Pensieri. Tra le tappe, oltre a Porta Borghetto, chiesa di San Sisto, Palazzo Farnese, Torrione Fodesta, Centrale Portaluppi, Museo di Storia Naturale, vi sarà anche l’Impianto Idrovoro della Finarda, dove si terrà una visita guidata con animazione, a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza: lo spettacolo, di e con Lorenzo Bonazzi, costituirà un divertente momento ludico-didattico per sensibilizzare le nuove generazioni sulla necessità della tutela ambientale in relazione ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione.
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