L’esigenza di conservare reperti destinati a deteriorarsi nel tempo o che è più importante “sacrificare” per ottenere delle risposte da indagini scientifiche distruttive, la scelta di esporre nel museo che sorge sul luogo di rinvenimento oggetti entrati a far parte di altre collezioni museali, o ancora la necessità di non perdere i dati relativi a reperti o strutture che devono essere lasciati in situ e magari reinterrati, fa sì che l’esecuzione di calchi sia una pratica sempre più adottata.
Le esperienze di realizzazione di calchi di piccoli e grandi reperti, mediante l’uso di gomme siliconiche a differenti viscosità e resine, consente di progettare le metodologie più idonee per effettuare riproduzioni fedeli proteggendo, al contempo, gli originali.